Diretti, veloci, virali. Sono i Social Network, e ormai tutte le realtà – piccole o grandi che siano – hanno capito che senza di loro rischiano di restare fermi al medioevo digitale.
Ma è risaputo, i Social hanno un linguaggio proprio, fatto di particolari codici e tecniche da tenere in considerazione, soprattutto se a comunicare sono i brand, le aziende.
Vediamo come rendere più semplice la vita dei SMM.
Ci sono sicuramente regole sempre valide.
- OGNI SOCIAL È UNA STORIA A SÉ
Scrivere un testo per i Social non vuol dire che possa essere lanciato, immutabile e identico, su tutti i profili dell’azienda. Ogni Social Network ha le sue peculiarità. Ad esempio, Instagram preferisce toni più informali, amichevoli e accetta un ampio uso di hashtag. LinkedIn, invece, per antonomasia richiede maggiore professionalità e contenuti informativi (anche se da qualche tempo si è “ammorbidito”, lasciando intravedere umanità).
- IL FOCUS DETTA LEGGE
Deve essere sempre centrale l’argomento trattato. Da esso dipende il tenore del messaggio, l’intonazione. Dal tema, infatti, si decide se avere un tono più o meno formale, mostrare più o meno empatia, etc.
- IL TARGET NON SI SCORDA MAI
Al pari del canale social e del focus, il target definisce il testo di un post. La Buyer Personas che vogliamo raggiungere semplifica il lavoro da fare, e allo stesso tempo ci vincola, poiché da essa dipende il tone of voice da utilizzare.
Tenuto conto di queste indicazioni evergreen, è vero poi che si può scrivere il testo più bello e articolato del mondo, ma se non si applicano alcuni accorgimenti, sui Social Network si passa inosservati.
È da tenere ben a mente che sui Social anche l’occhio vuole la sua parte.
Oltre al requisito della brevità dei testi, che può essere più o meno vero a seconda del canale, dell’argomento e del target, ci sono dei trucchetti che invece sono una garanzia. Trucchetti che rendono il post d’impatto e aiutano la lettura.
- Titolo
Perché non matuare una best practice del giornalismo? Il titolo in poche righe può dirci tutto… e niente. Se ben scritto, infatti, inquadra il contenuto, e allo stesso incuriosisce e quindi spinge a proseguire nella lettura.
Il consiglio è di iniziare dal titolo, facendolo diventare “la firma” dei propri post.
- Hashtag
Hanno, se vogliamo, doppia valenza: creano una “libreria” associata alla parola e aiutano visivamente l’utente ad intercettare i temi chiave.
Il consiglio è di utilizzarli non solo in calce al post, ma anche nel corpo del testo, per evidenziare il focus. Con parsimonia, s’intende!
- Emoji
Anche queste migliorano la fruizione del testo da un punto di vista visivo: aiutano ad esprimere determinati concetti in modo più rapido e d’impatto.
Il consiglio resta però quello di non esagerare e di essere sobri, laddove richiesto. Insomma, emoji si, ma nel rispetto dell’immagine dell’azienda.
- Link
Inserirli aiuta gli utenti a raggiungere altre pagine, anche per approfondire senza dilungarsi nel post.
Ma attenzione all’aspetto. Il consiglio è di ricorrere a tool per creare short link – invece di link chilometrici – e soprattutto avvalersi della facoltà di personalizzarli.
- Call to Action
La frase di chiusura è essenziale. Quando lo scopo è che l’utente agisca il consiglio è di essere diretti e “chiamare all’azione”. Quando ci vuole vi vuole!
E infine – suggerimento valido sempre – rileggere! È fondamentale assicurarsi che non ci siano errori, refusi, ripetizioni, e chi più ne ha più ne metta.
Non dimentichiamo che il copywriting è un’arte e non va trascurato, soprattutto se si è così esposti come sui Social.

Sono Rosaria, mi piace immaginarmi come un’anima analogica e una mente digitale. Nella testa tante idee, nella vita un’unica costante: la scrittura.