Il digital marketing non sarà una scienza esatta, ma una cosa è certa: è un ingranaggio che non lascia nulla al caso. La landing page è uno degli elementi più importanti, da cui dipende il successo di ogni campagna PPC.
Del resto, qual è l’obiettivo delle nostre campagne di web marketing? Ottenere il più possibile con il minor investimento. E una landing page può davvero fare la differenza! Eppure molto spesso viene sottovalutata e sviluppata con strumenti hand made, perché considerata un costo fisso e non recuperabile. Questo, però, si traduce nell’impossibilità di sfruttarne appieno le potenzialità, e soprattutto nella scarsa efficacia delle campagne.
Una buona landing page può aiutarci a migliorare notevolmente il tasso di conversione e rivelarsi la più valida alleata per il successo dei nostri investimenti.
L’ABC della landing page
In parole semplici, si tratta di una “pagina di atterraggio”, generalmente legata a delle campagne pubblicitarie, progettata allo scopo specifico di generare una conversione, in base agli obiettivi della propria strategia. Vuoi lanciare un nuovo prodotto, promuovere un’iniziativa o un webinar, ottenere più iscritti alla newsletter, generare contatti per la forza vendita, vendere online? Una landing page ben fatta è assolutamente il punto di partenza di ogni campagna digitale.
E come si fa a costruirla bene?
Deve esserci studio, una buona dose di esperienza, strategia, un’ottima conoscenza del nostro target, ma anche tanta creatività ed empatia.
La landing page, a vederla bene, è proprio un racconto: ha una struttura e un fil rouge, che rendono la storia interessante, chiara e fruibile a chi la legge, e poi si sviluppa con l’intento di tenere il “lettore” incollato fino alla fine. Lo scopo ultimo, in questo caso, è portare l’utente a compiere un’azione (CTA).
Alcuni elementi sono comuni, ma ovviamente se ne possono aggiungere altri, legati all’obiettivo da raggiungere.
- Titolo e sottotitolo
Il biglietto da visita, in sostanza. Non c’è ombra di dubbio che qui bisogna sfoderare tutte le carte: informare, emozionare e ingaggiare, in modo diretto e incisivo. Abbiamo 5 secondi per catturare l’attenzione del nostro visitatore, giochiamoci le nostre migliori armi fin da subito. Mostriamo all’utente cosa potrà guadagnare con noi.
- Immagine o video accattivante
Questo elemento serve a stupire e incuriosire chi ha bisogno di un linguaggio diverso, oltre alla sola parola scritta, per essere catturato. Il contenuto multimediale deve essere capace di emozionare e palesare l’offerta, senza allontanarsi mai dall’identità e dall’immagine aziendale. Inoltre fa bene alla SEO, perché ingaggia l’utente e lo tiene incollato alla landing page per più tempo.
- Corpo centrale informativo
Qui è necessario racchiudere tutte le informazioni che l’utente deve conoscere. Ricorda: chiarezza e onestà ripagano sempre!
Se nei primi step ci siamo presentati bene, l’utente è ancora sulla nostra landing page, ma ha bisogno di essere coccolato e portato per mano fino alla meta.
Alcuni “trucchetti” che potrebbero giocare a nostro favore sono, ad esempio, dedicare una sezione per presentare i vantaggi concreti che il cliente potrebbe avere; e far parlare dei testimonial. Il passaparola è la migliore pubblicità anche online, ed è più convincente se fatto da chi è completamente disinteressato.
Vicini al traguardo, ci giochiamo davvero tutto.
- Modulo dei contatti, bottoni e Call To Action
Se fino a qui abbiamo raccontato una storia, ora diventiamo pratici. Sarà decisivo il tono che usiamo e le parole e i colori che scegliamo. Anche se stiamo proponendo all’utente di compiere un’azione non dobbiamo mai essere invadenti.
- Lead Magnet
E perché no? Fare un piccolo regalo prima di chiedere al cliente un gesto per noi è sempre una buona idea. A noi non costa nulla, semmai è tutto di guadagnato!
- Last Call
Ci siamo. Ora o mai più! L’ultima chiamata per convincere l’utente a compiere il passo. Ammettiamolo, è arrivato fin lì… non possiamo perderlo.
- Contacts
Ci siamo impegnati così tanto per raggiungere un potenziale cliente… dobbiamo fare in modo di essere rintracciabili per lui. Alla fine della landing page non possono mancare le informazioni sui nostri contatti.
Landing page: quale fa per te?
Le landing page non sono tutte uguali! Mi capita spesso di associarle alle reti da pesca: ne esistono di vari tipi, ma un occhio poco allenato non vede molte differenze. In realtà la scelta tra l’una o l’altra non è lasciata al caso, ma è influenzata da diversi fattori. Molto dipende dall’obiettivo che ci siamo prefissati.
- fare lead generation, ossia ottenere contatti
- trasformare i leads in prospect, ovvero individuare i contatti davvero interessati al nostro prodotto/servizio
- trasformare i prospect in clienti, inducendoli all’acquisto
Le pagine di destinazione si differenziano in reference e transactional. Mentre le prime sono utilizzate per offrire al visitatore informazioni interessanti relative al prodotto o servizio, le seconde, come è evidente dal nome, mirano a incoraggiare l’utente all’acquisto o a fornire informazioni di contatto che l’azienda può sfruttare.
La squeeze page è ideale per chi vuole ottenere leads (contatti), persone potenzialmente interessate al brand o all’offerta proposta.
In questo caso, l’obiettivo è, soprattutto, riuscire a ottenere il loro indirizzo email. Da uno studio condotto da MarketingSherpa è emerso che per il 96% delle aziende avere l’email di potenziali clienti è fondamentale. Perché? Secondo le statistiche, l’email rappresenta ancora lo strumento più efficace e potente, con un tasso di conversione del 66%, decisamente alto rispetto a quello di social, direct mail e altri metodi di marketing.
Se, invece, il nostro obiettivo è vendere, abbiamo bisogno di creare una sales page. La struttura della landing page resta simile, ma in questo caso lo scopo ultimo è spingere l’utente all’acquisto, trasformandolo in cliente. Pertanto, pur distinguendosi in brevi o lunghe, devono essere meno prolisse e più immediate rispetto alle tipiche pagine di destinazione post clic.
Immediatezza, coerenza e forte personalità sono indispensabili.
Mettiti all’opera, e vedrai che risultati!

CEO & Founder di Digital Ideas. In cosa sono forte? Te lo devo dire fin da subito, mi dicono che sono la regina delle soluzioni. Eh si, lo ammetto mi piace terribilmente vincere le sfide e guardare avanti, anche quando sembra impossibile. Preparati alla mia positività!