Email Marketing - MailUp

L’Email Marketing nel settore B2B industriale alza la coppa. I numeri dell’Osservatorio MailUp 2021

Non ci credete abbastanza? Sbagliate! La comunicazione di un’azienda che vuole essere solida e competitiva non può fare a meno di pianificare una valida strategia di Email Marketing.

Nell’ultimo anno, in particolare, questa tendenza è stata lampante, e grazie all’Osservatorio Statistico 2021 di MailUp, che offre una panoramica sulle performance dell’Email Marketing, abbiamo dati e considerazioni che ci consentono di tirare le somme, rispetto all’importanza di questo strumento.

Email Marketing: 2019 vs 2020

L’analisi prende in esame circa 14 miliardi di messaggi inviati via email mediante la piattaforma MailUp, grazie a indicazioni fornite dagli stessi clienti, distinte per tipologia di messaggio (DEM, newsletter, email transazionali) e di audience (B2B, B2C e Misto).

Ecco cosa è avvenuto lo scorso anno.

Infografica generale dell'Osservatorio MailUp 2021
Infografica generale (Fonte MailUp)

Seppure il tasso di recapito sia stato vicino ai livelli del 2019, si è avuto un netto miglioramento del tasso di aperture uniche (uOR – Unique Open Rate). Ed è assolutamente innegabile che, oltre alla pandemia che ha aumentato l’attenzione dei destinatari verso le comunicazioni ricevute, a giocare un ruolo importante sia stato il rafforzamento del rapporto di fiducia tra aziende e destinatari e verso il canale email.

Aperture uniche dell'Osservatorio MailUp 2021
Aperture uniche (Fonte MailUp)

Analizzando il B2B, in particolare, il tasso di aperture uniche si attesta intorno al +6%; il tasso di clic unici (uCTR – Unique Click-through Rate) segna, rispetto al 2019, una variazione positiva del 14,9%. E questo può significare solo che le aziende hanno migliorato la struttura del messaggio e ottimizzato la fruizione dei contenuti da mobile, individuando il giusto layout in funzione della finalità del messaggio, migliorando il bottone di call to action e personalizzando i contenuti.

Clic unici dell'Osservatorio MailUp 2021
Clic Unici (Fonte MailUp)

Relativamente alla tipologia dei messaggi, la newsletter registra il tasso di volumi più alto rispetto alle altre, sfiorando quasi il 70% del volume complessivo di email inviate.

La crescita del tasso di clic unici sulle aperture uniche (tasso di reattività: CTOR – Click-through Open Rate), dimostra come le aziende abbiano migliorato le loro attività di segmentazione, inviando contenuti più rispondenti alle esigenze dei singoli destinatari.

Mentre per le email transazionali, seppure il riscontro sia positivo, occorre individuare nuove possibilità, aprendosi a strategie di upselling e cross-selling, per ottimizzare il tasso di clic.

Per quanto riguarda l’advertising (DEM – Direct Email Marketing), il segnale è positivo, anche se dei miglioramenti si possono fare, soprattutto per il tasso di aperture uniche dell’audience B2B. Il consiglio è di continuare a lavorare sulla segmentazione del database e sulla creazione di customer journey sempre più personalizzate ed efficaci.

Focus: DEM per il settore industriale

L’Osservatorio MaulUp 2021 ha individuato quali sono i macrosettori che hanno tratto maggiori benefici da questo strumento durante lo scorso anno.

Ciò che emerge è il successo di aziende che si sono mostrate attente rispetto alle richieste degli utenti: messaggi mirati, rispondenti ai loro bisogni.

Il settore industriale ha mostrato di avere dei tassi di apertura e clic nella media, ma il punto debole continua ad essere il CTOR (la percentuale di utenti che ha cliccato sul messaggio rispetto al totale degli utenti che ha aperto l’email almeno una volta), dato fondamentale per misurare il successo della creatività e della comunicazione.

Cosa significa registrare un tasso di CTOR basso?

Che i destinatari sono poco coinvolti… qualcosa non funziona!

Molto spesso ciò accade perché le aziende si accontentano del “fai da te”, senza studiare e approfondire l’argomento, in barba anche alle minime linee guida. In questo modo, pur investendo soldi in DEM, ottengono risultati scarsi a causa di una comunicazione poco idonea.

Consigli? Studiare a fondo la comunicazione e la grafica del proprio messaggio, e prestare attenzione a piccole cose che potrebbero davvero salvare la campagna.

  1. L’oggetto di una email, ad esempio, è il biglietto da visita, infatti, incide per il 35% sul tasso di apertura delle email. Il suggerimento è di scriverlo in modo chiaro, trasparente e accattivante.
  2. Regola importante. Seguire il metodo della piramide invertita per disporre le informazioni nel corpo dell’email: informazioni primarie; informazioni secondarie o approfondimenti; call to action.
  3. Controllare che ci sia sempre il giusto equilibrio tra gli elementi dell’email e che le informazioni principali non finiscano “above the fold”.
  4. Segmentare i destinatari mediante filtri: anagrafici, per attività, geografici, per dispositivo.
  5. Realizzare l’email con la visualizzazione condizionale. Questa modalità consente di realizzare un messaggio per blocchi: il messaggio sarà unico, ma si deciderà quale contenuto mostrare a ciascun utente, in base alle loro caratteristiche.

È importante conoscere e studiare le potenzialità dell’Email Marketing, perché da esso potete ottenere grandi risultati. È diretto, personale e professionale. Inoltre, l’email ha delle caratteristiche che non possono far altro che avvantaggiare le campagne B2B.

  • Facilità di utilizzo
  • Economicità
  • Rapidità
  • Verifica dei risultati
  • Targettizzazione della campagna
  • Personalizzazione del messaggio
  • Automatizzazione del processo

E poi ormai chiunque, almeno una volta al giorno, controlla la propria casella di posta elettronica. Vi sembra poco?

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