Copywriting Social Network

Anche i Social Network vogliono il loro copy. Consigli per post efficaci

Diretti, veloci, virali. Sono i Social Network, e ormai tutte le realtà – piccole o grandi che siano – hanno capito che senza di loro rischiano di restare fermi al medioevo digitale.
Ma è risaputo, i Social hanno un linguaggio proprio, fatto di particolari codici e tecniche da tenere in considerazione, soprattutto se a comunicare sono i brand, le aziende. 

Vediamo come rendere più semplice la vita dei SMM.

Ci sono sicuramente regole sempre valide. 

  1. OGNI SOCIAL È UNA STORIA A SÉ

Scrivere un testo per i Social non vuol dire che possa essere lanciato, immutabile e identico, su tutti i profili dell’azienda. Ogni Social Network ha le sue peculiarità. Ad esempio, Instagram preferisce toni più informali, amichevoli e accetta un ampio uso di hashtag. LinkedIn, invece, per antonomasia richiede maggiore professionalità e contenuti informativi (anche se da qualche tempo si è “ammorbidito”, lasciando intravedere umanità).

  1. IL FOCUS DETTA LEGGE

Deve essere sempre centrale l’argomento trattato. Da esso dipende il tenore del messaggio, l’intonazione. Dal tema, infatti, si decide se avere un tono più o meno formale, mostrare più o meno empatia, etc.

  1. IL TARGET NON SI SCORDA MAI

Al pari del canale social e del focus, il target definisce il testo di un post. La Buyer Personas che vogliamo raggiungere semplifica il lavoro da fare, e allo stesso tempo ci vincola, poiché da essa dipende il tone of voice da utilizzare.

Tenuto conto di queste indicazioni evergreen, è vero poi che si può scrivere il testo più bello e articolato del mondo, ma se non si applicano alcuni accorgimenti, sui Social Network si passa inosservati.

È da tenere ben a mente che sui Social anche l’occhio vuole la sua parte.
Oltre al requisito della brevità dei testi, che può essere più o meno vero a seconda del canale, dell’argomento e del target, ci sono dei trucchetti che invece sono una garanzia. Trucchetti che rendono il post d’impatto e aiutano la lettura.

  • Titolo

Perché non matuare una best practice del giornalismo? Il titolo in poche righe può dirci tutto… e niente. Se ben scritto, infatti, inquadra il contenuto, e allo stesso incuriosisce e quindi spinge a proseguire nella lettura.
Il consiglio è di iniziare dal titolo, facendolo diventare “la firma” dei propri post. 

  • Hashtag

Hanno, se vogliamo, doppia valenza: creano una “libreria” associata alla parola e aiutano visivamente l’utente ad intercettare i temi chiave.
Il consiglio è di utilizzarli non solo in calce al post, ma anche nel corpo del testo, per evidenziare il focus. Con parsimonia, s’intende!

  • Emoji

Anche queste migliorano la fruizione del testo da un punto di vista visivo: aiutano ad esprimere determinati concetti in modo più rapido e d’impatto.
Il consiglio resta però quello di non esagerare e di essere sobri, laddove richiesto. Insomma, emoji si, ma nel rispetto dell’immagine dell’azienda.

  • Link 

Inserirli aiuta gli utenti a raggiungere altre pagine, anche per approfondire senza dilungarsi nel post.
Ma attenzione all’aspetto. Il consiglio è di ricorrere a tool per creare short link – invece di link chilometrici – e soprattutto avvalersi della facoltà di personalizzarli. 

  • Call to Action

La frase di chiusura è essenziale. Quando lo scopo è che l’utente agisca il consiglio è di essere diretti e “chiamare all’azione”. Quando ci vuole vi vuole!

E infine – suggerimento valido sempre – rileggere! È fondamentale assicurarsi che non ci siano errori, refusi, ripetizioni, e chi più ne ha più ne metta. 
Non dimentichiamo che il copywriting è un’arte e non va trascurato, soprattutto se si è così esposti come sui Social. 

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